Dopo aver analizzato come cambia la forma fisica di un atleta nel corso della stagione, oggi riflettiamo su quali sono le strategie che possono aiutare ad evitare un infortunio o ripartire in sicurezza dopo uno stop.
La scelta di uno sport adatto alle proprie caratteristiche, così come l’attenzione al terreno, l’uso di protezioni e indumenti adeguati e la scelta della categoria in cui si compete è fondamentale. Altrettanto importante è svolgere un allenamento adeguato, controllare il gesto tecnico ed effettuare uno screening dei fattori di rischio, come quello a cui si sottopongono regolarmente i campioni che si affidano al Centro Ricerche Mapei Sport di Olgiate Olona (Varese). Imprescindibile per calciatori, sciatori, cestisti, tennisti, podisti e non solo è il test di salto verticale effettuato su una speciale pedana dinamometrica che, oltre a misurare le qualità di potenza muscolare degli arti inferiori, permette anche di valutare l’asimmetria bilaterale della forza. Il test è stato validato dallo studio A vertical jump force test for assessing bilateral strength assymmetry in athletes pubblicato nel 2007 sulla testata ufficiale dell’American College of Sports Medicine Medicine & Science in Sports & Exercise.
Franco Impellizzeri, Ermanno Rampinini, Nicola Maffiuletti e Samuele Marcora in rappresentanza dello Human Performance Lab di Mapei Sport, del Neuromuscular Research Laboratory della Schulthess Clinic di Zurigo e della School of Sport, Health and Exercise Sciences dell’Univeristà di Wales–Bangor, hanno mostrato la ripetibilità e validità di questo test che evidenzia in modo efficace eventuali differenze di forza durante il salto tra arto destro e sinistro dell’atleta. Il test di salto verticale con la misurazione delle forze applicate dagli arti inferiori che è stato proposto dalla ricerca è stato utilizzato su un ampio numero di calciatori e supera alcune carenze tipiche dei test di salto effettuato con una sola gamba o della classica valutazione isocinetica che richiede attrezzature molto costose e una specificità inferiore rispetto all’attività sportiva.
Questo test, permette di individuare asimmetrie dovute per esempio ad infortuni pregressi e di quantificare il deficit funzionale conseguente a lesioni e/o interventi chirurgici al ginocchio. Può essere utile per monitorare l’efficacia dei programmi di riabilitazione sportiva e può aiutare a capire se un atleta è pronto o meno a tornare alla competizione. La misurazione dell’asimmetria bilaterale di forza permette inoltre di identificare gli atleti potenzialmente a maggior rischio di incorrere in lesioni agli arti inferiori durante l’allenamento o le competizioni, quindi è uno strumento prezioso per i preparatori che devono stabilire i carichi di lavoro a cui sottoporre gli sportivi. Di recente hanno “saltato” nella nuova stagione effettuando questo e altri test presso il Centro Ricerche Mapei Sport le campionesse e i campioni della Nazionale Italiana di sci alpino Marta Bassino, Sofia Goggia, Federica Brignone, Dominik Paris, Alex Vinatzer e tutti gli azzurri che quest’inverno andranno a caccia di coppe e medaglie in ambito internazionale.