Conclusa la grande stagione del ciclismo su strada, continuiamo a parlare di due ruote con gli specialisti del Centro Ricerche Mapei Sport che seguono da vicino alcuni dei campioni che hanno vestito la maglia iridata ai recenti Campionati del Mondo di Wollongong come l’olandese Ellen Van Dijk, ma anche tanti giovani che spesso si trovano nella delicata fase della crescita.
Nonostante siano passati diversi anni dalla pubblicazione sull’Official Journal of the American College of Sports Medicine della ricerca Aerobic fitness variables do not predict the professional career of young cyclists, la ricerca condotta dai tecnici del centro varesino si conferma attuale e interessante in quanto conferma come le variabili della forma fisica aerobica non predicono la carriera professionale di un giovane ciclista.
Aldo Sassi, Paolo Menaspà e Franco Impellizzeri hanno preso in considerazione i dati di oltre 300 ciclisti juniores che negli anni si sono sottoposti a un test incrementale massimale per determinare il picco di consumo di ossigeno e il punto di compensazione respiratoria (anche definito come soglia anaerobica ventilatoria). Dopo aver classificato i ciclisti inclusi nello studio in base al livello competitivo e alla specialità, scopo della ricerca è stato quello di capire se i parametri considerati erano in grado di discriminare la caratura dell’atleta e predire la futura carriera professionistica dei giovani ciclisti.
I principali risultati hanno evidenziato che gli atleti di livello pro-tour, nazionale e professionisti avevano valori assoluti di massimo consumo di ossigeno più alti delle controparti non nazionali e non professionisti. Analogamente, i ciclisti scalatori professionisti hanno mostrato valori relativi (cioè normalizzati per il peso corporeo) di massimo consumo di ossigeno maggiori dei non professionisti.
Sebbene alcune di queste variabili influenzino senza dubbio le probabilità di diventare professionisti dei giovani corridori, nessun modello è stato in grado di identificare in modo assoluto i ciclisti che in futuro sarebbero passati professionisti. I ricercatori di Mapei Sport hanno mostrato che le misure fisiologiche tradizionali di fitness aerobico sono utili per identificare i ciclisti junior che hanno il potenziale per poter eccellere nella loro categoria. Tuttavia, queste variabili da sole non possono essere utilizzate per l’identificazione dei talenti, se per “talento” si intende un giovane ciclista che riuscirà a diventare un campione.