Non tutti hanno le qualità di Mathieu Van der Poel, asso della multidisciplina a due ruote, in grado di vestire la maglia gialla al Tour de France e di presentarsi neanche un mese dopo a Tokyo2020 con l’ambizione (e la possibilità più che concreta) di conquistare la medaglia d’oro nel cross country olimpico, ma tanti appassionati di ciclismo si dilettano sia con la bici da strada che con la mountain bike e a lui si ispirano.
Oggi con i ricercatori di Mapei Sport ci concentriamo su un interessante studio da loro pubblicato nel 2005 sul British Journal of Sports Medicine dedicato al fuoristrada con il quale hanno rivelato quali sono i parametri fisiologici maggiormente correlati alla prestazione nelle gare XCO, che si svolgono in circuito e ad una intensità molto alta. In “Correlazioni tra variabili fisiologiche e prestazione nei ciclisti di cross country di alto livello” Impellizzeri, Marcora, Rampinini, Mognoni e Sassi hanno mostrato che nell’ora e mezza di gara gli atleti fanno registrare una frequenza cardiaca media vicino al 90% dei loro valori massimi e, nei tratti più impegnativi, sprigionano per alcuni minuti potenze medie fino a 500 watt.
È interessante notare, come emerso dai risultati dello studio, che un alto massimo consumo di ossigeno e picco di potenza (quindi elevati parametri massimali, espressi sia in termini assoluti sia in termini relativi al peso corporeo degli atleti) raggiunto durante un test incrementale non erano in grado di spiegare la prestazione in gara. In altre parole, questi parametri non erano in grado di differenziare i ciclisti vincenti da quelli piazzati. Buona parte della prestazione (rappresentata da circa il 40% della varianza) era invece da attribuire ai valori di potenza e consumo di ossigeno, relativi al peso corporeo, misurati al punto di compensazione respiratorio (che corrisponde all’incirca alla famosa soglia anaerobica). Questi risultati sembrano suggerire che elevati parametri massimali costituiscono un importante prerequisito, ma a parità di parametri massimali la differenza la fanno i valori di soglia anaerobica. Tutto ciò suggerisce come nelle gare di cross country abbiano una certa importanza il peso corporeo contenuto e alcuni indici specifici di fitness aerobico che possono essere determinati durante un test incrementale massimale su cicloergometro effettuato in laboratorio.
Ovviamente non bisogna dimenticare che in uno sport come il cross country, oltre alle qualità fisiche, incidono parecchio le abilità tecniche, e quindi la capacità di guidare la bicicletta fa spesso la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Da questo punto di vista i biker puri proveranno a mettere in difficoltà Mathieu Van der Poel, a noi non resta che goderci lo spettacolo davanti alla tv e scoprire chi riuscirà a conquistare gli ambiti cinque cerchi.