È scoppiato il caldo e questo incide, eccome, sulle performance degli atleti di ogni livello. Gli esperti del Centro Ricerche Mapei Sport oggi ci spiegano, dati alla mano, le sensazioni provate da ognuno di noi in questo periodo.
«Le richieste fisiologiche, determinate dagli allenamenti o dalle gare, possono risultare significativamente aumentate quando le stesse si svolgono in ambienti che inducono un incremento dello stress termico. L’aumento del carico imposto sull’atleta può portare ad un incremento della percezione dello sforzo (RPE) durante l’esercizio e ad una riduzione della prestazione fisica» esordisce Ermanno Rampinini, direttore operativo di Mapei Sport.
Esistono diversi studi che hanno verificato l’effetto degli ambienti caldi, riprodotti in condizioni standardizzate di laboratorio, sull’esercizio aerobico a carico costante. «Ad esempio, è stato riportato che un incremento della temperatura ambientale (mantenendo costante il livello di umidità relativa) induce un significativo aumento della frequenza cardiaca, della temperatura corporea, della RPE e riduce la capacità di sostenere l’esercizio. In maniera simile, un aumento dei livelli di umidità relativa (mantenendo costante la temperatura ambientale) induce un aumento della temperatura della pelle, della RPE, dei livelli di sudorazione e riduce la performance. Infine, è stato anche riportato che un aumento dei livelli di radiazione solare (mantenendo costanti temperatura e umidità ambientali) porta ad una riduzione del gradiente di temperatura tra parti interne del corpo e pelle inducendo una significativa riduzione della performance fisica. Conseguentemente, ciascuna delle variabili che contribuiscono all’innalzamento dello stress termico ambientale gioca un ruolo nella riduzione della prestazione fisica in ambienti caldo-umidi» prosegue il responsabile dello Human Performance Lab del centro di Olgiate Olona (Varese).
Come comportarsi quindi quando il termometro si alza? Se possibile evitiamo di allenarci nelle ore più calde e con il sole a picco, proteggiamo il capo e la pelle dai raggi UV, portiamo sempre con noi da bere per evitare la disidratazione. Conviene inoltre non esagerare con i carichi di lavoro, dare il giusto tempo al nostro corpo di riprendersi dagli sforzi. Un aspetto spesso sottovalutato dell’allenamento è quello legato al recupero. Rispettarlo è importante sia tra le esercitazioni specifiche all’interno delle singole sessioni di allenamento che tra i diversi blocchi di lavoro.