Con l’allungarsi delle giornate è probabile che tanti atleti amatori, abbiano più tempo da dedicare alle proprie attività sportive. Aumentando il volume degli allenamenti diventa ancora più importante reintegrare al meglio le energie spese durante le ore trascorse di corsa, in piscina, in sella alla propria bici, in palestra o in qualsiasi campo da gioco.
Di come bisogna alimentarsi e reidratarsi prima, durante e dopo lo sforzo abbiamo parlato in più occasioni con gli esperti del Centro Ricerche Mapei Sport, che questa volta ci fanno conoscere i risultati di una ricerca pubblicata sul Journal of Applied Physiology in cui una purea di patate è stata messa a confronto con i gel energetici, a base di carboidrati, disponibili in commercio.
Potato ingestion is as effective as carbohydrate gels to support prolonged cycling performance ha riunito 12 ciclisti in una prova a tempo di 2 ore, nel corso della quale alcuni sono stati nutriti con una purea di patate ed altri con gel energetici a base di carboidrati. Il direttore della ricerca Nicholas Burd ha dichiarato che l’obiettivo di questo studio era di espandere e diversificare le opzioni alimentari che gli atleti possono consumare durante allenamenti e gare, compensando la cosiddetta “fatica del gusto”. La conclusione principale di questo lavoro datato 2019 è che i ciclisti possono usare del cibo di uso comune come fonte di carboidrati e ottenere gli stessi benefici del consumo di gel energetici, ma nella realtà dei fatti non è proprio così.
Che le patate abbiano un alto indice glicemico, cioè che contengano carboidrati velocemente assimilati e messi a disposizione anche dei muscoli non è scoperta recente, tutt’altro. Proprio un atleta del mitico Team Mapei è stato in qualche modo precursore di questo studio. Durante la sua carriera da professionista dal 1991 al 2007 Stefano Zanini mangiava abitualmente nella prima parte di corsa delle tartine a base di patate che aveva fatto realizzare appositamente da un amico pasticcere. «Vi assicuro che andavano a ruba, Johan Museeuw e gli altri compagni belgi ne erano ghiotti. Sul mangiare sono sempre stato “troppo” avanti, questo era il mio problema» ricorda con il sorriso Zazà, vincitore di un’Amstel Gold Race, una Parigi-Bruxelles, due tappe al Giro d’Italia e una al Tour de France.
Al di là della curiosità, per apportare circa 60 gr di carboidrati all’ora, valore di media entità anche per gli amatori, in questo tempo dovremmo mangiare circa 500 g di purea di patate, quantità chiaramente insostenibile per il nostro stomaco oltre che impossibile da portarci appresso. Per di più, per aumentare gli apporti di carboidrati fino al valore più utile agonisticamente di circa 90 g all’ora, dovremmo comunque associare alla purea di patate del fruttosio, preparando delle borracce che lo contengano. Quindi, molto meglio e più semplice ricorrere alle abituali e pratiche borracce di maltodestrine e fruttosio.