La realtà virtuale è stata definita un ambiente simulato al computer che ha lo scopo di indurre un senso di essere mentalmente e/o fisicamente presente da un’altra parte. Questa tecnologia utilizza un visore che mostra a chi lo indossa un mondo virtuale con cui il soggetto può interagire con i suoi movimenti.

«In particolare, il simulatore calcio-specifico può essere usato nella fase di recupero post infortunio con lo scopo di mantenere (o stimolare) le capacità cognitive limitando però il carico fisico – suggerisce Federico Donghi, responsabile del Training Department del Centro Ricerche Mapei Sport. – Infatti, il giocatore all’interno della realtà virtuale può stimolare la sua capacità di lettura della situazione e allenare quindi la sua capacità di decision-making anche in momenti in cui calciare un pallone vero può risultare complicato».

A questo tipo di allenamento, che risulta molto coinvolgente e stimolante soprattutto per chi è costretto fuori dal campo per un infortunio e non vede l’ora di rientrare, è dedicata l’ultima puntata di Cubetti di Sapere.