Il cambio di direzione è uno dei gesti più frequenti nell’attività calcistica. Allenarlo è importante sia dal punto di vista prestativo che preventivo. Le squadre di alto livello lo fanno in modo specifico con ripetute in campo e lavori mirati in palestra, tramite sovraccarichi di tipo eccentrico, con esercizi che si avvicinano all’attività calcistica specifica. «A livello preventivo è una strategia consigliabile anche per gli amatori, che anche se non hanno a disposizione strumenti ad hoc possono effettuare percorsi sul campo con cambi di direzione di senso variabile» afferma Ermanno Rampinini, a capo dello Human Performance Lab (HPL) del Centro Ricerche Mapei Sport e consulente per gli sport di squadra come calcio, pallacanestro e sci. «Fondamentale è allenarsi con varie gradazioni di angolo visto che in campo non ci muoviamo solo a 180°, anzi variazioni così ampie sono molto rare. Sono più frequenti variazioni di 90 o 45° quindi è importante preparare gli atleti a tutte le varietà di stimoli a cui dovranno rispondere durante la partita. Raccomando un allenamento di questo tipo almeno una volta a settimana, due sarebbe ancora meglio per ottenere adattamenti più consistenti e significativi».